Consigli di revisione

DiFrancesca Sfondrini

Consigli di revisione

Noi traduttori professionisti dovremmo sempre far rileggere e controllare le nostre traduzioni a un collega o a un revisore. In pratica, però, soprattutto per una questione di tempo e di costi, spesso siamo costretti a rileggere da soli i testi che abbiamo tradotto, cercando di scovare gli eventuali errori che potrebbero esserci sfuggiti in corso d’opera (errare humanum est!).

Controllo ortografico e grammaticale

Ovviamente il controllo ortografico e grammaticale svolto in automatico da programmi di scrittura del pacchetto Office o dai programmi di traduzione assistita è di grande aiuto, ma non basta. Negli anni mi sono imbattuta in vari consigli utili su come procedere a una rilettura efficace, che vorrei condividere con i colleghi di NVI e con chiunque debba rivedere testi per lavoro o per altri motivi.

  • Quando hai finito di scrivere, fai una pausa: metti da parte il documento per almeno 20 minuti, fai una passeggiata, mangia un boccone, ascolta della musica. Riprendendo in mano il testo a mente fresca, guarderai la tua traduzione con occhi nuovi.
  • Stampa la traduzione (naturalmente su carta riciclata!): gli errori di battitura e di ortografia balzano più facilmente all’occhio se il testo è in versione cartacea. Guardando lo schermo, infatti, l’occhio tende a scansionare le informazioni in modo superficiale, mentre le parole scritte sulla carta stampata attraggono maggiormente la nostra attenzione.
  • Scomponi il lavoro in più fasi, altrimenti rischi di essere sopraffatto da tutti i dettagli che vuoi controllare, e verifica un elemento specifico diverso a ogni rilettura. Ad esempio, controlla prima l’ortografia, poi la punteggiatura, poi tutte le date, i nomi propri, gli spazi, gli elenchi puntati, ecc.
  • Rileggi il testo ad alta voce e lentamente, articolando bene ogni parola così come la vedi scritta. Attivando due sensi – vista e udito – anziché uno solo, si ha più probabilità di cogliere eventuali errori di quanto leggiamo nella mente o in fretta.
  • Quando correggi su carta, segnala gli errori che trovi, usando simboli specifici e penne di colore diverso, in modo che ti saltino all’occhio quando riprenderai in mano i fogli per correggere la traduzione al terminale. Contrassegna ogni modifica effettuata con un visto: se sei costretto a interrompere il lavoro o ti distrai, saprai esattamente a che punto eri arrivato
  • Sii consapevole dei tuoi punti deboli. Crea una lista degli errori che fai più di frequente, ti aiuterà a stare più attento alla traduzione successiva.

Il consiglio che negli anni mi ha evitato più brutte figure però è stato questo (dulcis in fundo!):

  • Rileggi il testo partendo dal fondo e all’indietro, affrontando ogni frase come se fosse un entità separata. In questo modo, anziché seguire il filo del discorso e farti influenzare dal significato e dal contenuto del testo, riuscirai a concentrarti esclusivamente sull’ortografia di ogni singola parola.

E ora un piccolo test: nel testo che hai appena letto ci sono tre errori (un errore grammaticale – uno di quelli pesanti, che la maestra avrebbe sottolineato con la penna rossa – un errore di ortografia e uno di punteggiatura). Se non li hai ancora individuati, torna indietro e inizia a rileggere 😊

Per una rilettura professionale dei tuoi testi rivolgiti al NVI.

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