I nuovi progetti di traduzione 2.0

DiCarla Limatola

I nuovi progetti di traduzione 2.0

I nuovi progetti di traduzione sono dettati dalle esperienze di vita vissuta. Il traduttore infatti non è più soltanto un esperto letterario, uno scrittore. Il traduttore è colui o colei che riesce a riportare nel prodotto finale un sentimento, un’emozione, uno stato nella lingua di destinazione. Proprio come nelle emoji.

Pochi giorni fa ho scoperto la Fondazione Mondiale di Traduzione delle emoji abbreviata in inglese con l’acronimo WTF (scelta di marketing peraltro molto astuta in quanto rimanda al più diffuso acronimo colloquiale anglosassone utilizzato specialmente nella messaggistica digitale). La missione della fondazione è quella di educare il pubblico a far parlare le proprie emozioni tramite figure e disegni piuttosto che con le parole, una tradizione che risale ai geroglifici dell’antico Egitto. Le parole, infatti, spesso possono risultare ingombranti e fuorvianti e, peggio ancora, variano di paese in paese cambiando di significato. Il linguaggio di emoji è onnipresente, universale e internazionale.

Il traduttore 2.0

Un’agenzia di traduzioni con sede a Londra ha pubblicato di recente un curioso annuncio, nel quale si offre un posto di lavoro come consulente traduttore, specialista in emoji. Simboli e faccine utilizzati sugli smartphone sono ormai diventati talmente parte del linguaggio quotidiano, da richiedere in azienda la presenza di un incaricato che si occupi di tradurre i testi in emoji per i clienti e di realizzare delle ricerche per presentare dei rapporti mensili sugli usi, le tendenze e le diverse interpretazioni di questi simboli.

“Il candidato dovrà far prova di un’autentica passione per gli emoji e dovrà sottoporsi ad un test pratico di conoscenze e competenze sulla materia”, si legge sull’annuncio di lavoro. Gli emoji, afferma la responsabile dell’annuncio, sono ormai un “settore di crescita potenziale da non sottovalutare”.

Il traduttore 2.0, quello della nuova generazione, si trova a dover affrontare anche questo tipo di richieste. I tempi delle traduzioni letterali ormai sono passati e i clienti che ambiscono sempre di più a fare investimenti ‘intelligenti’, ormai non chiedono più la traduzione di un semplice testo, che affidano infatti al traduttore automatico a costo zero, ma richiedono una vera e propria mediazione culturale. Quella, per intenderci, che limita il traduttore automatico e che per fortuna sta rendendo il nostro lavoro molto più interessante.

In NVI tutti i traduttori accreditati hanno questa peculiarità. Qualunque sia l’argomento o il tipo di progetto, i nostri esperti sapranno soddisfare le aspettative del cliente. Hai un progetto di traduzione speciale da sottoporre? Contatta qui uno dei nostri traduttori.

@Carla Limatola

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